Ricordo il magico istante

Ricordo il magico istante: 
Davanti m'eri apparsa tu, 
Come fuggevole visione, 
Genio di limpida beltà. 
 
Nei disperati miei tormenti, 
Nel chiasso delle vanità, 
Tenera udivo la tua voce, 
Sognavo i cari lineamenti. 
 
Anni trascorsero. Bufere 
Gli antichi sogni poi travolsero, 
Scordai la tenera tua voce, 
I tuoi sublimi lineamenti. 
 
E in silenzio passavo i giorni 
Recluso nel vuoto grigiore, 
Senza più fede e ispirazione, 
Senza lacrime, ne' vita e amore. 
 
Tornata è l'anima al risveglio: 
E ancora mi sei apparsa tu, 
Come fuggevole visione, 
Genio di limpida beltà. 
 
E nell'ebbrezza batte il cuore 
E tutto in me risorge già - 
E la fede e l'ispirazione 

E la vita e lacrime e amore. 

(Aleksandr Puskin)

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