14 luglio 2014
In previsione dell’esodo estivo, vengono resi noti i risultati sui controlli effettuati tra maggio e giugno da Assogomma e Polizia stradale su 10.148 autovetture. Non c’è da stare allegri: aumenta la presenza di vetture con gomme lisce, con danneggiamenti, non omologate e non conformi, e continuano a circolare auto con penumatici invernali o senza revisione. La percentuale totale registrata, seppur parziale, è del 16,56% di conducenti di vetture a rischio. L’unico dato confortante è che l’età media del campione di auto constatato è più bassa rispetto ai 10 anni e 9 mesi di media dei riscontri precedenti.
Secondo il direttore di Assogomma, Fabio Bertolotti, i motivi della disattenzione degli italiani verso lo stato degli pneumatici si spiegano in parte con i costi, ma anche con i nuovi canali di vendita, soprattutto online: la vendita online spesso porta ad acquistare prodotti in offerta ma di diversa qualità; in alcune parti d’Italia è inoltre frequente l’importazione, con prodotti non omologati. Per quanto riguarda i casi di prodotti importati non omologati, quest’anno le sanzioni sono state raddoppiate, colpendo quasi il 4% del campione. La maglia nera spetta, piuttosto a sorpresa, al Veneto con la provincia di Belluno (8,65%) e Vicenza (8,58%); a seguire, con numeri triplicati rispetto al 2013, la Puglia, con Brindisi (7,78%). Il fenomeno, per quanto riguarda le auto importate, può spiegarsi con a mancanza di effettivi controlli in frontiera.
“Ci siamo abituati in famiglia ad avere più veicoli, ora la crisi economica ci obbliga a ridimensionarci: se intendiamo lo stesso mantenere queste vetture, manteniamole bene, vecchie ma in salute, per la nostra sicurezza innanzitutto”, afferma Giuseppe Bisogno, Direttore servizio Polizia Stradale. “Sono ben 4000 le persone che ci rimettono la pelle ogni anno, e ben 1.4 milioni di euro per ognuna di queste è quello che fuoriesce dalle casse dello Stato, per un totale di 30 miliardi di euro. Il costo della “non sicurezza stradale” non è poco. Questo è un messaggio che mandiamo al governo, ma anche ai guidatori”, conclude il Direttore di Assogomma.