Coma, un nuovo esame per prevedere chi si risveglierà

Prevedere se e quando ed in che condizioni un paziente in coma si risveglierà è al momento praticamente impossibile. Un nuovo studio compiuto da ricercatori belgi sembra però aprire molti spiragli. Le tecniche di neuroimaging cerebrale, infatti,  potrebbero aiutare a identificare i pazienti in stato vegetativo con possibilità di recupero. Nella ricerca, medici e ricercatori del Coma Science Group dell’Università di Liegi hanno esaminato 126 pazienti che si trovavano in vari stati in nella zona grigia che va dall’incoscienza alla piena coscienza, con la PET (tomografia a emissione di positroni) e la risonanza magnetica funzionale. In base ad un precedente test, gli stessi pazienti erano  stati così valutati : 81 in stato di minima coscienza, caratterizzata da una qualche altalenante consapevolezza; 41 in stato vegetativo, assenza di risposta agli stimoli e probabilità di risveglio giudicate molto scarse; 4 completamente paralizzati ma coscienti. Il nuovo studio, invece, ha rivelato che tredici dei pazienti ritenuti in base al test standard in stato vegetativo, avevano invece un’attività cerebrale che suggeriva almeno una minima coscienza. E, fatto ancora più significativo, dopo un anno da questa valutazione, nove di loro sono progrediti verso il risveglio.  "I nostri risultati suggeriscono che la PET potrebbe affiancarsi in modo molto utile ai test comportamentali standard per identificare i pazienti ‘vegetativi’ che hanno la potenzialità per riprendersi" ha detto Steven Laureys, autore principale dello studio.

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